Tekstovi: Cordepazze. I Re Quieti. La Sinfonica Sociale.
Questa e la storia di una nota,
una nota stonata
Che messi li aspetta soltanto
di esser raccontata
Come il bisogno e i parenti, come un cazzotto sui denti,
come una cosa sensata in mezzo
a dei deficienti.
Non era un DO non era un FA
non era un MIbemolle
Non era un tizio alla tele
che ti racconta balle
Non era un pentito in galera
uscito dalla mala
Era una nota stonata
che usci dalla sua scala
E disse allora cambiero
L'arrangiamento
E il direttore disse: No
adeguati un po
Al mio volere,
al mio comandamento
alla potenza innaturale
del regolamento
Suona sempre dritta
segui la strada maestra
se vuoi suonare in orchestra
[rit.]
E suona la sinfonica sociale
intonazione del pensiero attuale
Ma l'azione della comodita
E dell'idea che va di moda in citta
A parte la mancata retribuzione
al limite la mimica facciale
a parte una critica autopersuasione
il precipitare dell'irreparabile
Ora
(e il ritardo) e ora
(e la fretta) era ora
(e il pushup) che ora
(e l'inflazione) era ora
(e il mio cazzo) che ora
(e la meccanica) era ora
Di andare a memoria ridendo ora
Suona sempre dritta
segue la strada maestra
ed ora suona in orchestra
[rit.]
E suona la sinfonica sociale
intonazione del pensiero attuale
Ma un'azione della comodita
E dell'idea che va di moda in citta
E suona la sinfonica sociale
intonazione del pensiero attualmente intonazione
del pensiero
E suona la sinfonica sociale
intonazione del pensiero attuale
Ma un'azione della comodita
E dell'idea che va di moda in citta
Ed i miei amici sono belle persone
e mia madre e una brava donna
e la mia casa e una casa morale
e la Bellucci e una donna fatale
E l'incoscienza e da evitare
e professore lei mi deve capire
mio fratello e un brava ragazza
e il ministro non capisce una mazza
E suona la sinfonica sociale
intonazione del pensiero attuale
Ma un'azione della comodita
E dell'idea che va di moda in citta
(Grazie a Roberto per questo testo)